Scritture
Isaia 8


Capitolo 8

Cristo sarà come una pietra d’inciampo e una roccia di scandalo — Cercate il Signore, non i maghi che bisbigliano — Rivolgetevi alla legge e alla testimonianza per avere una guida — Confrontare con 2 Nefi 18.

1 L’Eterno mi disse: “Prendi una tavoletta grande e scrivici sopra in caratteri leggibili riguardo a Maher-Shalal-Ash-Baz

2 E presi con me come testimoni dei testimoni degni di fede: il sacerdote Uria e Zaccaria, figlio di Ieberechia.

3 Mi accostai pure alla profetessa, ed ella concepì e partorì un figlio. Allora l’Eterno mi disse: “Chiamalo Maher-Shalal-Ash-Baz;

4 poiché prima che il bambino sappia gridare: ‘Padre mio, madre mia’, le ricchezze di Damasco e il bottino di Samaria saranno portati davanti al re d’Assiria”.

5 E l’Eterno mi parlò ancora e mi disse:

6 “Poiché questo popolo ha disprezzato le acque di Siloe che scorrono placidamente, e si rallegra a motivo di Rezin e del figlio di Remalia,

7 perciò ecco, il Signore sta per far salire su di loro le potenti e grandi acque del fiume, cioè il re d’Assiria e tutta la sua gloria; esso si eleverà dappertutto sopra il suo livello, e strariperà su tutte le sue sponde.

8 Passerà sopra Giuda, inonderà, e passerà oltre; arriverà fino al collo, e le sue ali spiegate copriranno tutta la larghezza del tuo paese, o Emmanuele!

9 Mandate pure grida di guerra, o popoli; sarete frantumati. Prestate orecchio, o voi tutti di paesi lontani! Preparatevi pure alla lotta; sarete frantumati.

10 Fate pure dei piani, e saranno sventati. Dite pure la parola, e rimarrà senza effetto, perché Dio è con noi”.

11 Poiché così mi ha parlato l’Eterno, quando la sua mano mi ha afferrato, ed egli mi ha avvertito di non camminare per la via di questo popolo, dicendo:

12 “Non chiamate congiura tutto ciò che questo popolo chiama congiura; e non temete ciò che esso teme, e non vi spaventate.

13 L’Eterno degli eserciti, lui santificate! Sia lui il vostro timore, sia lui il vostro spavento!

14 Ed egli sarà un santuario, ma anche una pietra d’intoppo, un sasso d’inciampo per i due casati d’Israele, un laccio e una rete per gli abitanti di Gerusalemme.

15 Molti tra loro inciamperanno, cadranno, saranno infranti, rimarranno nel laccio, e saranno presi.

16 Chiudi questa testimonianza, suggella questa legge fra i miei discepoli”.

17 Io aspetto l’Eterno che nasconde la sua faccia al casato di Giacobbe; in lui ripongo la mia speranza.

18 Ecco me e i figli che l’Eterno mi ha dato; noi siamo dei segni e dei presagi in Israele da parte dell’Eterno degli eserciti, che abita sul monte Sion.

19 Se vi si dice: “Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano”, rispondete: “Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà esso ai morti in favore dei vivi?”.

20 Alla legge! Alla testimonianza! Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui alcuna aurora.

21 Andrà errando per il paese, affranto, affamato; e quando avrà fame, si irriterà, maledirà il suo re e il suo Dio. Volgerà lo sguardo in alto,

22 lo volgerà verso la terra, ed ecco, non vedrà che distretta, tenebre, oscurità piena d’angoscia, e sarà sospinto in un buio fitto.

23 Ma l’oscurità non durerà sempre per la terra che è ora nell’angoscia. Come nei tempi passati Dio coprì d’obbrobrio il paese di Zabulon e il paese di Neftali, così nei tempi a venire coprirà di gloria la terra vicina al mare, al di là del Giordano, la Galilea dei Gentili.