Lezione 26

«Andate in tutto il mondo, predicate il mio vangelo»

Dottrina e Alleanze e storia della Chiesa: Manuale dell’insegnante


Scopo

Ispirare nei membri della classe il desiderio di emulare l’esempio dei santi di Kirtland i quali compirono grandi sacrifici per diffondere il Vangelo e rimasero saldi nei momenti di avversità.

Preparazione

  1. Leggi attentamente i passi delle Scritture proposti in questa lezione e Il nostro retaggio, pagine 29–33, 36.

  2. Ripassa nella Guida allo studio per i membri della classe (35686 160) la parte del testo riguardante questa lezione. Pensa ai modi in cui fare riferimento a questo testo durante la lezione.

  3. Per acquisire una maggiore comprensione degli eventi storici relativi alla dottrina studiata in questa lezione, potresti leggere le seguenti risorse:

    1. “‘Interrompo ogni altro affare’: i primi missionari.”

    2. “Una missione presso i Lamaniti.”

    3. Ulteriore materiale storico relativo a questa lezione.

  4. Chiedi ad alcuni membri della classe di prepararsi a riassumere le seguenti sezione de Il nostro retaggio:

    1. «Le missioni dei primi convertiti dell’Ohio» e «La missione del Quorum dei Dodici Apostoli» (pagine 30–33).

    2. «La missione in Inghilterra» (pagine 32–33).

    3. «L’esodo da Kirtland» (pagina 35–36).

    Puoi anche incaricare i membri della classe di riferire su altre storie proposte nella lezione.

  5. Se hai intenzione di svolgere l’attività per richiamare l’attenzione, metti i seguenti oggetti in una valigetta o borsa: le Scritture, un paio di calze, cinque monete e un foglio di carta con su scritto il seguente messaggio (ometti i riferimenti):

    Questa valigetta appartiene all’anziano Erastus Snow. Sono stato chiamato dal profeta Joseph Smith a svolgere una missione nella parte occidentale della Pennsylvania. Mi è stato chiesto di partire nella primavera del 1836. Partirò da Kirtland da solo e a piedi. Porto con me tutto quello che possiedo al mondo. (Vedere Il nostro retaggio, pagina 31; «Autobiography of Erastus Snow», Utah Genealogical and Historical Magazine, luglio 1923, 106).

Suggerimenti per lo svolgimento della lezion

Attività per richiamare l’attenzione

Se lo ritieni utile per iniziare la lezione, svolgi la seguente attività o un’altra di tua scelta.

Mostra la valigetta o borsa che hai preparato (vedere la voce 4 della sezione «Preparazione). Invita uno studente ad aprirla, leggere quello che è scritto sul foglio e mostrare che cosa questo missionario portava con sé: Scritture, calze e cinque monete. Scrivi alla lavagna le seguenti tre parole: Sacrificio, Coraggio e Fede. Chiedi ai membri della classe di pensare al sacrificio, al coraggio e alla fede che l’anziano Snow dimostrò di possedere per intraprendere quel viaggio missionario secondo le direttive del Signore.

Spiega che questa lezione comprende un esame del lavoro missionario svolto al costo di grandi sacrifici dai santi che vivevano a Kirtland, nell’Ohio. Questi missionari contribuirono a convertire molte persone al Vangelo, rafforzando così la Chiesa da poco istituita.

Discussione e applicazione

Scegli con cura le parti del testo della lezione che rispondono meglio alle necessità dei membri della classe. Invitali a raccontare esperienze che hanno fatto in merito ai principi delle Scritture in esame.

1. Durante il periodo di Kirtland il Signore riversò sui santi grandi benedizioni.

Spiega che la maggior parte delle ultime tredici lezioni sono state incentrate sulle dottrine rivelate e sugli avvenimenti occorsi mentre i santi si trovavano a Kirtland, nell’Ohio. Durante quel periodo il Signore riversò abbondanti benedizioni sui Suoi fedeli. Rivolgi alla classe le seguenti domande, per riassumere brevemente gli avvenimenti principali del periodo di Kirtland. Attingi alle lezioni precedenti e a Il nostro retaggio, secondo necessità.

• Quali sono alcune delle importanti dottrine che il Signore rivelò durante il periodo di Kirtland? (Le risposte possono comprendere le rivelazioni sulla legge della consacrazione, la legge della decima, i regni di gloria, la Parola di Saggezza, la Seconda Venuta e il sacerdozio).

• Quali furono alcuni dei più importanti avvenimenti e successi che contraddistinguono quel periodo?

2. I santi di Kirtland fecero grandi sacrifici per diffondere il Vangelo.

Spiega che un altro importante aspetto del periodo di Kirtland fu la chiamata dei missionari a predicare il Vangelo negli Stati Uniti, Canada e Inghilterra. La maggior parte di loro svolsero questo compito a prezzo di grandi sacrifici personali.

• Leggi insieme ai membri della classe DeA 42:6 e DeA 88:81. Quale messaggio il Signore proclama in questi versetti? Spiega che molte rivelazioni date a Kirtland comprendevano il comandamento di predicare il Vangelo.

Chiedi al membro della classe incaricato in precedenza di riassumere gli avvenimenti descritti nelle sezioni «La missione dei primi convertiti dell’Ohio» e «La missione del Quorum dei Dodici Apostoli» ne Il nostro retaggio, pagine 30–33.

• Quali sacrifici fecero questi santi per diffondere il Vangelo?

Puoi anche raccontare i seguenti episodi:

Nel 1836 l’anziano Parley P. Pratt, membro del Quorum dei Dodici, fu chiamato a svolgere una missione in Canada. Mentre era in viaggio verso Toronto, «uno sconosciuto gli dette una lettera di presentazione per John Taylor, predicatore metodista laico di Toronto. Taylor faceva parte di un gruppo che credeva che le chiese allora esistenti non rappresentassero il cristianesimo del Nuovo Testamento. Da due anni questo gruppo si riuniva diverse volte la settimana ‹allo scopo di cercare la verità, indipendentemente da ogni organizzazione settaria›. A Toronto l’anziano Pratt fu accolto con cortesia dai Taylor, anche se all’inizio essi dimostrarono poco entusiasmo per il suo messaggio.

Scoraggiato perché non riusciva a trovare un luogo sicuro in cui predicare, Parley decise di lasciare Toronto. Prima di partire passò dai Taylor per riprendere una parte del suo bagaglio e salutarli. Mentre si trovava da loro, Leonora Taylor spiegò alla sua amica Isabella Walton le difficoltà di Parley e disse che le dispiaceva che egli se ne andasse. ‹Può essere un uomo di Dio›, disse poi. La signora Walton rispose che quella mattina era stata ispirata a fare visita ai Taylor perché era disposta a permettere che l’anziano Pratt alloggiasse a casa sua e là predicasse. Egli lo fece, e alla fine fu invitato a partecipare a una riunione del gruppo di John Taylor, durante la quale questi lesse la storia contenuta nel Nuovo Testamento della predicazione di Filippo nella Samaria. ‹Ora, egli disse, ‹dov’è il nostro Filippo? Perché non accettiamo la Parola con gioia e non ci facciamo battezzare quando abbiamo creduto? Dove sono i nostri Pietro e Giovanni? I nostri apostoli? Dov’è il nostro Spirito Santo mediante l’imposizione delle mani? …»› Quando Pratt fu invitato a parlare, egli dichiarò di conoscere la risposta alle domande di John Taylor.

Per tre settimane John Taylor partecipò alle riunioni dell’anziano Pratt prendendo minuziosamente nota dei suoi sermoni e confrontandoli attentamente con le Scritture. Gradualmente si convinse che il vero vangelo di Gesù Cristo era stato restaurato. Egli e sua moglie Leonora furono battezzati il 9 maggio 1836» (Storia della Chiesa nella pienezza dei tempi [Manuale del Sistema Educativo della Chiesa], 161–162; vedere anche Parley P. Pratt, Autobiography of Parley P. Pratt [1975], 134–140, 151).

John Taylor fu ordinato anziano e operò con fedeltà come missionario. In seguito diventò il terzo presidente della Chiesa.

• In che modo il Signore sostenne l’anziano Pratt che si sforzava di predicare il Vangelo?

Levi Hancock fu battezzato nel novembre 1830 e poco dopo gli fu chiesto di partire da Kirtland per svolgere una missione nel Missouri. Questo incarico lo obbligò a percorrere a piedi centinaia di chilometri. Egli e il suo collega, Zebedee Coltrin, riscossero grande successo nel predicare il Vangelo durante il cammino. «Ma soffrirono anche difficoltà. Levi si ammalò a causa di un’infezione ai piedi e dovette rimanere inoperoso per qualche tempo presso una famiglia che lo accolse in casa sua, mentre Zebedee continuò il viaggio da solo. In seguito, nel Missouri, egli continuò a lottare contro le malattie e a volte si doleva per la sua incapacità di fare tutto ciò che desiderava. Ma grato di poter servire, scrisse: ‹Devo essere onesto al cospetto di Dio e fare tutto il bene che posso per il Suo regno altrimenti ne avrei a soffrire. Non mi curo assolutamente del mondo e di quello che la gente dice. Coloro che mi ascoltano, saranno chiamati a rendere conto della mia testimonianza davanti al seggio del giudizio. Voglio che la mia condotta sia tale che le mie parole siano credute con l’aiuto del Signore›».

In seguito Levi servì coraggiosamente nel Campo di Sion. Nel febbraio 1835 fu scelto come uno dei presidenti dei Settanta. (Vedere Don L. Searle, «It Is the Truth, I Can Feel It», Ensign, luglio 1999, 48–50).

• Che cosa possiamo imparare da queste storie sul lavoro missionario? Che cosa possiamo imparare su come vincere le avversità nel lavoro missionario?

• Quali sacrifici possiamo dover compiere per servire come missionari a tempo pieno? Quali sacrifici possiamo dover compiere per far conoscere il Vangelo ai nostri amici e vicini?

3. I membri del Quorum dei Dodici istruirono migliaia di persone in Inghilterra.

Spiega che man mano che la Chiesa cresceva le forze che le si opponevano diventavano sempre più attive. Alcuni dei santi vennero meno nella loro fede. Durante quel difficile periodo il Signore rivelò al profeta Joseph Smith che «si doveva fare qualcosa di nuovo per la salvezza della Sua chiesa» (History of the Church, 2:489).

Chiedi al membro della classe incaricato in precedenza di riassumere la sezione «La missione in Inghilterra» ne Il nostro retaggio, pagine 32–33.

• In che modo il Signore sostenne la Chiesa durante questo periodo di persecuzioni e difficoltà? Che cosa possiamo imparare dall’esempio dell’anziano Heber C. Kimball?

Il comandamento del Signore al Quorum dei Dodici di lasciare Kirtland in un momento di grande difficoltà poteva essere difficile da capire. I sacrifici compiuti da quei fedeli fratelli portarono a un grande rafforzamento della Chiesa.

Il 23 luglio 1837, il giorno in cui i missionari predicarono per la prima volta il Vangelo in Inghilterra, il profeta Joseph Smith ricevette una rivelazione diretta a Thomas B. Marsh, presidente del Quorum dei Dodici. Questa rivelazione si trova ora in DeA 112. I versetti 12–34 contengono le istruzioni che Thomas B. Marsh doveva impartire ai Dodici.

• Leggi insieme ai membri della classe DeA 112:19–22. Quali promesse fece il Signore ai Dodici Apostoli in questi versetti?

Spiega che la promessa fatta in DeA 112:19 si adempì rapidamente. Nel giro di otto mesi duemila persone si erano unite alla Chiesa grazie agli sforzi di quei missionari e furono stabiliti ventisei rami.

Il Signore promise ai Dodici che Egli avrebbe dato loro il potere di aprire le nazioni alla predicazione del Vangelo se essi si fossero umiliati dinanzi a Lui, avessero dimorato nella Sua parola e dato ascolto alla voce del Suo Spirito (vedere DeA 112:21–22). Per dimostrare che il Signore continua ad adempiere questa promessa puoi narrare la seguente storia raccontata dal presidente Thomas S. Monson:

«Nel 1968, quando mi recai per la prima volta nella Repubblica Democratica Tedesca, esisteva una forte tensione. Non c’era né fiducia né comprensione; tra i nostri due paesi non erano stati ancora stabiliti i normali rapporti diplomatici. In un giorno di pioggia mi recai a Görlitz, nel cuore della Repubblica Democratica Tedesca … Partecipai per la prima volta a una riunione dei membri locali. Ci eravamo radunati in un piccolo e vecchio edificio. Quando i membri cantavano gli inni di Sion riempivano letteralmente la stanza con la loro fede e devozione.

Il mio cuore si riempì di dolore quando mi resi conto che quei membri non avevano né patriarca, né rioni, né pali: soltanto rami. Non potevano ricevere le benedizioni del tempio, né le dotazioni, né i suggellamenti. Nessun dirigente della sede centrale della Chiesa si era recato in visita da loro per molto tempo. Ai membri non era concesso di lasciare il paese; tuttavia confidavano nel Signore con tutto il cuore.

Mi portai al pulpito e, con gli occhi pieni di lacrime e la voce rotta dall’emozione, feci loro una promessa: ‹Se rimarrete leali e fedeli ai comandamenti di Dio, ogni benedizione di cui godono i membri della Chiesa degli altri paesi vi sarà portata›. Solo dopo mi resi conto di quello che avevo detto. Quella sera mi inginocchiai e implorai il Padre celeste: ‹Padre, sto svolgendo la missione che mi hai affidato. Questa è la Tua chiesa. Ho detto parole che non venivano da me, ma da Te e da Tuo Figlio. Ti prego di mantenere la promessa che ho fatto a questa gente›. Così si conclusa la mia prima visita nella Repubblica Democratica Tedesca».

Otto anni dopo l’anziano Monson disse la preghiera dedicatoria per quel paese:

«Nelle prime ore di domenica 27 aprile 1975 mi recai sulla sommità di una collina rocciosa tra Dresda e Meissen, sovrastante il fiume Elba, e offrii una preghiera per quel paese e il suo popolo. Nella preghiera lodavo la fedeltà dei membri, sottolineavo i sentimenti di commozione che riempivano i cuori e lo struggente desiderio di ottenere le benedizioni del tempio. Pronunciai un’invocazione per chiedere la pace e l’aiuto divino. Dissi poi queste parole: ‹Caro Padre, fa’ che questo sia l’inizio di un nuovo giorno per i membri della Tua chiesa in questo paese›.

Improvvisamente nella valle sottostante sentimmo il suono della campana di una chiesa e, più vicino, il canto di un gallo; ognuno a modo suo annunciava il sorgere del mattino. Anche se avevo gli occhi chiusi, sentii il calore dei raggi del sole sul volto, sulle mani e sulle braccia. Com’era possibile? Per tutta la mattina era piovuto incessantemente.

Alla fine della preghiera alzai lo sguardo al cielo. Notai un raggio di sole che filtrava attraverso un piccolo varco nelle nuvole e illuminava il luogo in cui si trovava il nostro piccolo gruppo. Da quel momento capii che l’aiuto divino non ci sarebbe mancato».

Dopo quella ispirata preghiera la Chiesa crebbe rapidamente nel paese. Furono organizzati i consigli di distretto e seguì la creazione di pali. Furono chiamati dirigenti del sacerdozio e patriarchi. Il Tempio di Freiberg fu dedicato nel 1985. E nel 1989 fu consentito alla Chiesa di mandare missionari a tempo pieno in quel paese. (La Stella, luglio 1989, 47–48).

4. Molti santi di Kirtland rimasero fedeli nonostante le persecuzioni.

Spiega che nel 1838 il periodo di Kirtland si avvicinava alla fine. Le persecuzioni si intensificavano e non era più sicuro rimanere in quella località. Chiedi al membro della classe incaricato in precedenza di riassumere la sezione «L’esodo da Kirtland» ne Il nostro retaggio, pagine 35–36.

Anche se molti membri della Chiesa a Kirtland caddero nell’apostasia, la maggior parte di loro rimase fedele e fu di grande aiuto alla Chiesa. Racconta il seguente episodio della vita di Brigham Young:

Mentre si trovava a Kirtland, Brigham Young partecipò a una riunione nella quale un gruppo di apostati, compresi alcuni eminenti dirigenti della Chiesa, complottavano per deporre il profeta Joseph Smith e mettere qualcun altro al suo posto. Brigham Young disse di questo episodio:

«Mi alzai, e in maniera chiara e vigorosa dissi loro che Joseph era un profeta; io ne ero convinto, e essi potevano pure insultarlo e calunniarlo a loro piacimento, ma non potevano annullare la nomina del profeta di Dio; potevano soltanto distruggere la loro autorità, tagliare il legame che li univa al profeta di Dio e precipitare all’inferno. Molti si adirarono per la mia decisa opposizione ai loro piani … La riunione si concluse senza che gli apostati potessero arrivare a una decisione concorde sulle misure di opposizione da adottare» («History of Brigham Young», Deseret News, 10 febbraio 1858, 386).

• Quali attributi dimostrò Brigham Young in quella situazione? Perché sostenere i dirigenti della Chiesa ci rafforza? In che modo rafforza tutta la Chiesa?

Conclusione

Sottolinea che grandi benefici si riversarono sui santi durante il periodo in cui vissero a Kirtland. Molti di loro furono chiamati a svolgere delle missioni e compirono volontariamente grandi sacrifici per diffondere il Vangelo. La maggior parte di loro rimase fedele durante un periodo di grandi difficoltà. Riguardo a questi membri della Chiesa, Il nostro retaggio dichiara: «Con l’esempio della loro vita essi lasciarono anche un perenne retaggio di fede e di obbedienza ai dirigenti unti dal Signore e di sacrificio personale nel lavoro del Regno» (36).

Esorta i membri della classe a seguire l’esempio dei santi di Kirtland i quali compirono grandi sacrifici per svolgere il lavoro del Signore e rimasero fedeli nei periodi di avversità. Secondo i suggerimenti dello Spirito porta testimonianza dei principi esaminati durante la lezione.