2010–2019
C’è potere nel Libro
Ottobre 2016


C’è potere nel Libro

Il potere più grande del Libro di Mormon si trova nell’impatto che ha nel portarci più vicini a Gesù Cristo.

Il 14 giugno 1989, a causa di alcune informazioni erronee sulla Chiesa, il governo del Ghana proibì tutte le attività della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni all’interno di quella nazione africana. Il governo confiscò tutte le proprietà della Chiesa e l’attività missionaria si fermò del tutto. I membri della Chiesa, che chiamano questo periodo “il gelo”, fecero del loro meglio per vivere il Vangelo senza riunioni di ramo o il sostegno dei missionari. Vi sono molte storie ispiratrici di come i membri continuarono a far splendere la luce del Vangelo rendendo il culto nelle loro case e prendendosi cura gli uni degli altri come insegnanti familiari o in visita.

Alla fine il malinteso fu risolto e il 30 novembre 1990 il “gelo” ebbe fine e ripresero le normali attività della Chiesa.1 Da allora i rapporti tra la Chiesa e il governo del Ghana sono stati eccellenti.

I membri della Chiesa che hanno vissuto il “gelo” richiamano prontamente l’attenzione sulle benedizioni che scaturirono dal quel periodo anomalo. La fede di molti fu rafforzata mediante le avversità che affrontarono. Una benedizione del “gelo”, tuttavia, arrivò in maniera insolita.

Nicholas Ofosu-Hene era un giovane poliziotto incaricato di fare la guardia a una casa di riunione della Chiesa durante il “gelo”. Il suo dovere consisteva nel sorvegliare l’edificio di notte. Quando arrivò per la prima volta alla casa di riunione, Nicholas vide oggetti disseminati in giro, con fogli, libri e mobili sottosopra. Nel mezzo di questo disordine, vide una copia del Libro di Mormon. Cercò di ignorare il libro perché gli era stato detto che era malvagio. Tuttavia, si sentì stranamente attratto da esso. Alla fine, Nicholas non poté più ignorarlo. Lo prese in mano; si sentì spinto a cominciare a leggerlo. Lo lesse per tutta la notte, con le lacrime che gli rigavano le guance mentre leggeva.

La prima volta che prese in mano il libro, lesse tutto 1 Nefi. La seconda volta lesse tutto 2 Nefi. Quando arrivò a 2 Nefi, capitolo 25, lesse quanto segue: “E noi parliamo di Cristo, gioiamo in Cristo, predichiamo il Cristo, profetizziamo di Cristo e scriviamo secondo le nostre profezie affinché i nostri figlioli possano sapere a quale fonte possono rivolgersi per la remissione dei loro peccati”2.

A quel punto, Nicholas sentì lo Spirito così forte che cominciò a singhiozzare. Si rese conto che, nel corso della sua lettura, aveva ricevuto numerose impressioni spirituali sul fatto che quello era un libro di Scritture, il più giusto che avesse mai letto. Si rese conto che i Santi degli Ultimi Giorni, contrariamente a quanto aveva sentito dire, credevano fermamente in Gesù Cristo. Dopo la fine del “gelo”, quando i missionari tornarono in Ghana, Nicholas, sua moglie e i loro figli si unirono alla Chiesa. Quando l’ho visto, l’anno scorso, era un comandante della polizia e stava servendo come presidente del Distretto di Tamale, in Ghana. Egli ha dichiarato: “La Chiesa ha trasformato la mia vita. […] Ringrazio l’Iddio Onnipotente per avermi guidato a questo Vangelo”3.

Alibert Davies, un altro ghanese, accompagnò un amico a una delle nostre case di riunione, dove questi doveva partecipare a una riunione di presidenza. Mentre aspettava l’amico, Alibert lesse un libro che aveva trovato lì vicino e, al termine della riunione, lo volle portare a casa con sé. Gli fu dato il permesso di prendere non soltanto quel libro, ma anche una copia del Libro di Mormon, che egli cominciò a leggere quando arrivò a casa. Non riusciva a staccarsene. Lo lesse al lume di una candela fino alle tre del mattino. Lo fece per diverse notti, sopraffatto da ciò che leggeva e dai sentimenti che provava. Alibert ora è membro della Chiesa.

Angelo Scarpulla cominciò i suoi studi teologici nella sua terra natia, l’Italia, all’età di dieci anni. Alla fine diventò un sacerdote e servì la sua chiesa con devozione. A un certo punto, la sua fede cominciò a vacillare ed egli cercò, e ricevette, alcune opportunità di approfondire i suoi studi. Tuttavia, più studiava, più cresceva la sua preoccupazione. Ciò che leggeva e i sentimenti che provava lo convinsero che c’era stata un’apostasia generale dalla vera dottrina insegnata da Gesù e dai primi apostoli. Angelo cercò la vera religione di Dio in diverse confessioni religiose, ma per molti anni la sua ricerca restò inappagata.

Un giorno incontrò due membri della Chiesa che stavano aiutando i missionari a trovare altre persone a cui insegnare. Si sentì attratto da loro e ascoltò con gioia il loro messaggio. Accettò volentieri una copia del Libro di Mormon e

quella sera cominciò a leggerlo. Si sentì sopraffatto dalla gioia. Tramite lo Spirito, Dio trasmise ad Angelo la rassicurazione interiore che nel Libro di Mormon avrebbe trovato la verità che aveva cercato per molti anni. Fu pervaso da dolci sentimenti. Ciò che leggeva e quello che imparava dai missionari confermarono la conclusione a cui era giunto, ovvero che c’era stata un’apostasia generale, ma Angelo imparò inoltre che la vera chiesa di Dio era stata restaurata sulla terra. Poco tempo dopo, Angelo fu battezzato.4 La prima volta che l’ho incontrato era presidente del Ramo di Rimini, in Italia.

Le esperienze vissute da Nicholas, Alibert e Angelo con il Libro di Mormon riecheggiano quella vissuta da Parley P. Pratt:

“Aprii trepidante [il libro]. Lessi tutto il giorno; mangiare era un peso per me, non avevo alcun desiderio di cibo; quando […] scese la notte anche il sonno era un fardello, poiché preferivo leggere invece di dormire.

Mentre leggevo, lo Spirito del Signore scese su di me e seppi e compresi che il libro era vero, tanto chiaramente e manifestamente come un uomo comprende e sa di esistere. La mia gioia era al colmo, per così dire, e gioii in modo più che sufficiente da ripagarmi di tutti i dolori, i sacrifici e le fatiche della mia vita”5.

Alcune persone hanno esperienze forti come questa la prima volta che leggono il Libro di Mormon, ma per altre la testimonianza della sua veridicità giunge più gradualmente, a mano a mano che lo leggono e pregano al riguardo. Per me è stato così. Ho letto la prima volta il Libro di Mormon da adolescente, quando ero uno studente del Seminario. Questa è la copia del Libro di Mormon che usavo. Non so dirvi il momento o il luogo esatti in cui accadde, ma a un certo punto, durante quella lettura, cominciai a percepire qualcosa. Ogni volta che aprivo il libro sentivo una sensazione di calore e uno spirito particolare. Il sentimento aumentava a mano a mano che proseguivo la mia lettura. Quel sentimento continua tuttora. Ogni volta che apro il Libro di Mormon è come se accendessi un interruttore: lo Spirito si riversa nel mio cuore e nella mia anima.

Per altre persone ancora, una testimonianza del Libro di Mormon giunge più lentamente, dopo molto studio e molte preghiere. Ho un amico che ha letto il Libro di Mormon cercando di sapere se fosse vero. Ha messo in pratica l’invito di Moroni, ossia chiedere a Dio con un cuore sincero, con intento reale e con fede in Cristo, se il Libro di Mormon è vero,6 ma non ha ottenuto subito la risposta spirituale promessa. Tuttavia, un giorno, mentre guidava immerso nei suoi pensieri, lo Spirito gli ha portato testimonianza della veridicità del Libro di Mormon. Era così felice e sopraffatto che ha tirato giù il finestrino e ha gridato — rivolto a nessuno in particolare, eppure a tutto il mondo — “È vero!”.

Che giunga la prima volta che lo apriamo oppure nel corso del tempo, la nostra testimonianza del Libro di Mormon ci influenzerà tutti i giorni se continuiamo a leggerlo e a metterne in pratica gli insegnamenti. Il presidente Ezra Taft Benson insegnò: “Questo libro possiede un potere che comincerà [a riversarsi] nella vostra vita nel momento stesso in cui inizierete a studiarlo seriamente. Grazie ad esso troverete una maggiore forza di resistere alle tentazioni, grazie ad esso troverete una forza che vi permetterà di evitare gli inganni. Troverete la forza di rimanere sulla via stretta e angusta”7.

Esorto tutti coloro che ricevono questo messaggio, compresi i detentori del Sacerdozio di Aaronne riuniti qui stasera, a scoprire il potere del Libro di Mormon. Come ci ha esortato a fare il presidente Thomas S. Monson: “Leggete il Libro di Mormon. Meditate sui suoi insegnamenti. Chiedete al Padre Celeste se è vero”8. Durante questo processo, sentirete lo Spirito di Dio nella vostra vita. Tale Spirito sarà parte della vostra testimonianza del fatto che il Libro di Mormon è vero, che Joseph Smith era un profeta di Dio e che la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è la vera chiesa di Dio sulla terra oggi. Tale testimonianza vi aiuterà a resistere alla tentazione.9 Vi preparerà per “il grande invito alla diligenza [nel lavorare nelle vigne] del Signore”10 Sarà un’àncora salda quando accuse o affermazioni calunniose verranno usate per mettere alla prova la vostra fede, e sarà un fondamento irremovibile quando sarete messi in difficoltà da domande a cui non siete in grado di rispondere, almeno non subito. Sarete in grado di discernere la verità dall’errore, e sentirete la rassicurazione dello Spirito Santo che conferma nuovamente e ripetutamente la vostra testimonianza a mano a mano che continuate a leggere il Libro di Mormon per tutta la vostra vita.

Esorto anche tutti i genitori che ascoltano o leggono questo messaggio a rendere il Libro di Mormon una parte importante della vostra casa. Mentre i nostri figli crescevano, leggevamo il Libro di Mormon mentre facevamo colazione. Questo è il segnalibro che usavamo. Sul davanti è riportata una citazione del presidente Benson contenente la promessa che Dio avrebbe riversato su di noi una benedizione se avessimo letto il Libro di Mormon.11 Sul retro si trova questa promessa fatta dal presidente Marion G. Romney, che servì come consigliere della Prima Presidenza: “Sono certo che se nelle nostre case i genitori leggono devotamente e regolarmente il Libro di Mormon, sia da soli che insieme con i loro figli, lo spirito di questo grande libro arriverà ad impregnare le nostre dimore e coloro che vi abitano. […] Lo spirito della contesa se ne allontanerà. I genitori sapranno consigliare i loro figli con più grande amore e saggezza. I figli saranno più pronti a rispondere, più sottomessi ai consigli dei loro genitori. […] La rettitudine crescerà. La fede, la speranza e la carità — il puro amore di Cristo — abbonderanno nelle nostre case, nella nostra vita quotidiana portando dietro di loro pace, gioia e felicità”12.

Ora, a distanza di molti anni da quando i nostri figli hanno lasciato casa nostra e hanno formato famiglie per conto loro, possiamo vedere chiaramente l’adempimento della promessa del presidente Romney. La nostra famiglia è lungi dall’essere perfetta, ma possiamo testimoniare del potere del Libro di Mormon e delle benedizioni che la sua lettura ha portato e continua a portare nella vita di tutta la nostra famiglia.

Il potere più grande del Libro di Mormon si trova nell’impatto che ha sul portarci più vicini a Gesù Cristo. Questo libro è un possente testimone di Cristo e della Sua missione redentrice.13 Tramite esso noi giungiamo a comprendere la maestà e il potere della Sua Espiazione.14 Il Libro di Mormon insegna la Sua dottrina in modo chiaro.15 Inoltre, grazie ai magnifici capitoli che descrivono la visita di Cristo risorto ai Nefiti, Lo vediamo mentre ama, benedice e istruisce quel popolo e giugiamo a comprendere che Egli farà lo stesso per noi, se veniamo a Lui vivendo il Suo vangelo.16

Fratelli, rendo testimonianza del potere insito nel Libro di Mormon. Che io lo legga in inglese, in italiano o in francese, in formato cartaceo o su un dispositivo elettronico, trovo lo stesso spirito meraviglioso che scorre dai suoi capitoli e dai suoi versetti riversandosi nella mia vita. Rendo testimonianza della sua capacità di avvicinarci di più a Cristo. Prego che ognuno di noi sfrutti al massimo il potere che si trova in questo meraviglioso volume di Scritture. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Vedere “‘You Can’t Close My Heart’: Ghanaian Saints and the Freeze”, 6 gennaio  2016, history.lds.org.

  2. 2 Nefi 25:26.

  3. E-mail da parte di Nicholas Ofosu-Hene, 27 ottobre 2015.

  4. Vedere Angelo Scarpulla, ; Angelo Scarpulla, “Alla ricerca della restaurazione del Vangelo”, La Stella, giugno 1993, 16–20; e-mail da parte di Ezio Caramia, 16 settembre 2016.

  5. Autobiography of Parley P. Pratt, a cura di Parley P. Pratt jr (1938), 37.

  6. Vedere Moroni 10:4–5.

  7. Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Ezra Taft Benson (2014), 150.

  8. Thomas S. Monson, “Osate stare soli”, Liahona, novembre 2011, 62; vedere anche Thomas S. Monson, “Priesthood Power”, Liahona, maggio 2011, 66; A Prophet’s Voice: Messages from Thomas S. Monson (2012), 490–494.

  9. Il presidente Thomas S. Monson ha insegnato: “Ogni detentore del sacerdozio deve studiare le Scritture ogni giorno. […] Che deteniate il Sacerdozio di Aaronne o quello di Melchisedec, vi prometto che se studierete le Scritture diligentemente, il vostro potere di evitare le tentazioni e di ricevere la guida dello Spirito Santo in tutto ciò che fate aumenterà” (“Dare il meglio di sé”, Liahona, maggio 2009, 68).

  10. Alma 28:14.

  11. “Vi prometto che d’ora innanzi, se ci nutriremo ogni giorno delle [pagine del Libro di Mormon] e se osserveremo i suoi precetti, Dio riverserà su di noi, su ogni figlio di Sion e della Chiesa, le Sue benedizioni in misura sinora sconosciuta” (Insegnamenti – Ezra Taft Benson, 136).

  12. Marion G. Romney, “Il Libro di Mormon”, La Stella, ottobre 1980, 123.

  13. Vedere, ad esempio, il frontespizio del Libro di Mormon; 1 Nefi 11; 2 Nefi 25; Mosia 16; 18; Alma 5; 12; Helaman 5; 3 Nefi 9; Mormon 7.

  14. Vedere, ad esempio, 2 Nefi 2; 9; Mosia 3; Alma 7; 34.

  15. Vedere, ad esempio, 2 Nefi 31; 3 Nefi 11; 27.

  16. Vedere 3  Nefi 11–28.