2000–2009
La rivelazione personale: gli insegnamenti e gli esempi dei profeti
Ottobre 2007


La rivelazione personale: gli insegnamenti e gli esempi dei profeti

La rivelazione personale è il modo in cui conosciamo da noi stessi i principi più importanti.

All’inizio di quest’ultima sessione di questa storica conferenza, mi unisco a voi nell’esprimere gratitudine per il privilegio di sostenere il presidente Henry B. Eyring quale consigliere della Prima Presidenza, l’anziano Quentin L. Cook come membro del Quorum dei Dodici Apostoli e l’anziano Walter F. González tra i sette presidenti dei Settanta. Offro loro il mio affetto e sostegno. Rendo testimonianza che sono chiamati da Dio mediante un profeta vivente, il presidente Gordon B. Hinckley, «secondo lo spirito di rivelazione e di profezia».1

Gli eventi di questi ultimi due giorni c’insegnano la necessità di ricevere rivelazioni nell’opera del Signore e nella vita di ognuno di noi. La rivelazione personale è il modo in cui conosciamo da noi stessi i principi più importanti: la realtà del Dio vivente, il nostro Padre Eterno, e di Suo Figlio, Gesù Cristo; la veridicità del vangelo restaurato; lo scopo e la guida di Dio per noi.

Molto di ciò che so sulla rivelazione personale l’ho appreso dagli esempi dei profeti, antichi e moderni. Questo pomeriggio vorrei parlarvi di alcuni di questi esempi personali e prego che c’ispirino a cercare le benedizioni della rivelazione personale.

Quando ero un giovane rappresentante regionale, fui incaricato di assistere l’anziano Marion G. Romney nella riorganizzazione di un palo. Durante il lungo e tranquillo viaggio per arrivare alla conferenza, la conversazione toccò la dimensione spirituale del nostro incarico. L’anziano Romney m’insegnò come il Signore ci aiuta con la rivelazione. «Robert», disse, «ho imparato che quando siamo mandati dal Signore, abbiamo la Sua benedizione per compiere qualsiasi cosa ci chieda di fare». L’anziano Romney mi spiegò poi che saremmo arrivati nella città lontana, ci saremmo inginocchiati in preghiera, avremmo intervistato i detentori del sacerdozio, ci saremmo un’altra volta inginocchiati in preghiera e lo Spirito Santo ci avrebbe rivelato la persona che il Signore aveva scelto come nuovo presidente di palo. Mi promise che sarebbe stata una delle grandi esperienze spirituali della mia vita, e così fu.

Ognuno di noi è stato mandato sulla terra dal Padre celeste per meritarsi la vita eterna: «E questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo».2 Come conosciamo da noi stessi il Padre e il Figlio? Mediante la rivelazione personale, che è il mezzo con cui il Padre celeste ci aiuta a conoscere Lui e Suo Figlio, ad apprendere e a osservare il Vangelo, a perseverare sino alla fine in rettitudine e a qualificarci per la vita eterna—per poter tornare alla Loro presenza.

Potreste chiedere: «Come andiamo alla ricerca di una rivelazione personale?» Paolo consigliò ai santi di affidarsi allo Spirito, piuttosto che alla saggezza del mondo.3 Per ottenere lo Spirito partiamo dalla preghiera. Per diversi anni il presidente Lorenzo Snow aveva studiato il Vangelo prima di unirsi alla Chiesa. Fu tuttavia quando si ritirò in preghiera da solo due o tre settimane dopo il battesimo che ricevette una testimonianza: «Lo Spirito di Dio discese su di me. Oh, quale gioia e felicità provai… [poiché] allora ebbi chiara la percezione che Dio vive, che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, che il santo sacerdozio è stato restaurato, capii infine la pienezza del Vangelo».4

Ho imparato che la preghiera offre un fondamento solido alla rivelazione personale, tuttavia non basta. Mentre ero ancora un rappresentante regionale, ebbi la possibilità d’imparare da un altro apostolo, l’anziano Boyd K. Packer. Eravamo stati incaricati di riorganizzare un palo e iniziammo inginocchiandoci per pregare insieme. Dopo aver intervistato i dirigenti del sacerdozio e aver pregato, l’anziano Packer suggerì che facessimo insieme un giro attorno all’edificio. Mentre camminavamo, dimostrò un principio essenziale riguardo al cercare una rivelazione personale, ossia quello che il Signore insegnò a Oliver Cowdery: «Ecco… devi studiarlo nella tua mente».5 Ponderammo sul nostro incarico, ci consigliammo e ascoltammo la voce dello Spirito. Quando rientrammo, pregammo e approfondimmo lo studio. A quel punto eravamo preparati a ricevere rivelazione.

La rivelazione giunge secondo i tempi del Signore, questo significa che dobbiamo spingerci innanzi con fede, anche se non abbiamo ricevuto tutte le risposte che desideravamo. Come Autorità generale fui chiamato ad aiutare a riorganizzare una presidenza di palo sotto la direzione dell’anziano Ezra Taft Benson. Dopo aver pregato, intervistato, studiato e pregato di nuovo, l’anziano Benson mi chiese se sapevo chi sarebbe stato il nuovo presidente di palo. Gli risposi che non avevo ancora ricevuto l’ispirazione. Mi guardò a lungo e aggiunse che neppure lui l’aveva ricevuta. Fummo tuttavia ispirati a chiedere a tre degni detentori del sacerdozio di parlare alla sessione del sabato sera della conferenza. Attimi dopo che il terzo oratore iniziò a parlare, lo Spirito mi suggerì che egli sarebbe stato il nuovo presidente di palo. Guardai il presidente Benson e vidi che le lacrime gli solcavano il volto. La rivelazione era stata data ad entrambi, ma solo continuando a cercare la volontà del nostro Padre celeste mentre andavamo avanti con fede.

All’inizio del mio servizio nella Chiesa, l’anziano Harold B. Lee insegnò questa lezione quando venne a organizzare un nuovo palo nel distretto in cui vivevamo. L’anziano Lee mi chiese, come vescovo appena sostenuto, di unirmi a lui in una conferenza stampa. Lì un giornalista impegnato punzecchiò l’anziano Lee, dicendo: «Lei si definisce un profeta. Quando è stata l’ultima volta che ha ricevuto una rivelazione e su che cosa era?» L’anziano Lee rimase un attimo in silenzio poi, guardandolo direttamente, rispose: «È accaduto ieri pomeriggio verso le tre. Stavamo pregando su chi dovesse essere chiamato come presidente del nuovo palo e ci è stato reso noto chi dovesse essere». Il cuore del giornalista mutò. Non dimenticherò mai lo Spirito che riempì la stanza, quando l’anziano Lee rese quella possente testimonianza sulle rivelazioni che possono essere ricevute da coloro che cercano fedelmente di fare la volontà del Signore.

Come bambini, giovani, genitori, insegnanti e dirigenti possiamo ricevere rivelazioni personali più frequentemente di quanto ci rendiamo conto. Più riceviamo e riconosciamo le rivelazioni personali, più cresce la nostra testimonianza individuale. Come vescovo la mia testimonianza crebbe ogni volta che ricevetti la rivelazione per chiamare un membro del rione. Tale testimonianza si è rafforzata ogni volta che ho visto chiamare o assegnare nuovi incarichi ad Autorità generali e funzionari, Settanta di area e presidenti di palo. Cosa ancora più importante, le rivelazioni personali che ricevo come figlio di Dio, marito e padre mi fortificano. Sono assai grato per la guida e la direzione dello Spirito a casa, quando cerchiamo indicazioni nelle faccende familiari.

Per tutti noi le rivelazioni personali riflettono il modello della rivelazione ricevuta dai profeti, come riportato nelle Scritture. Adamo ed Eva invocarono il nome del Signore e ricevettero rivelazioni personali, inclusa la conoscenza del Salvatore.6 Enoc, Abrahamo e Mosè cercavano il benessere del loro popolo e ricevettero rivelazioni meravigliose riportate in Perla di Gran Prezzo.7 La rivelazione personale di Elia giunse mediante il suono dolce e sommesso;8 quella di Daniele in un sogno.9 La rivelazione personale di Pietro gli fornì una testimonianza che Gesù è il Cristo.10 Lehi e Nefi ricevettero rivelazioni sul Salvatore e sul piano di salvezza. Praticamente tutti i profeti della Bibbia e del Libro di Mormon ricevettero rivelazioni per ammonire, insegnare, rafforzare e confortare, se stessi e il loro popolo.11 Dopo aver pregato molto nel tempio, il presidente Spencer W. Kimball ricevette la rivelazione sul sacerdozio.12 Dopo aver pregato su come offrire le benedizioni del tempio a più membri della Chiesa, il presidente Hinckley ricevette la rivelazione sulla costruzione di templi più piccoli.13

I profeti ricevono rivelazioni personali che li aiutano nella vita e a dirigere negli affari temporali della Chiesa. La nostra responsabilità è cercare rivelazioni personali per noi stessi e per i compiti che il Signore ci ha assegnato.

Nelle scorse settimane il presidente Hinckley ha cercato rivelazioni sulle chiamate che sono state annunciate in questa conferenza. Circa un mese fa, di giovedì, alla riunione della Prima Presidenza e del Quorum dei Dodici Apostoli nel tempio, ascoltai il presidente Hinckley che disse una preghiera semplice e sincera per ricevere una guida spirituale. La risposta alla sua preghiera fervente è ora stata presentata a tutti noi.

Vediamo il modello della rivelazione nella vita dei profeti? I fili di questo modello sono intessuti anche nella nostra vita?

Sappiamo che tale modello è incentrato sull’Espiazione.14 Noi riceviamo le benedizioni dell’Espiazione quando ci pentiamo dei peccati e osserviamo i comandamenti. Abbiamo fatto questa alleanza quando fummo battezzati e la rinnoviamo ogni settimana quando prendiamo il sacramento. Se perseveriamo in rettitudine ci qualifichiamo per dire come Samuele: «Parla, [Signore,] poiché il tuo servo ascolta».15 E il Signore risponde: «Beati gli occhi vostri, perché veggono; ed i vostri orecchi, perché odono!»16

Ci prepariamo a ricevere rivelazioni personali come fanno i profeti studiando le Scritture, digiunando, pregando e edificando la fede. La fede è la chiave. Ricordate la preparazione di Joseph Smith per la Prima Visione:

«Se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio…

Ma chiegga con fede, senza star punto in dubbio».17

Mediante una fede incrollabile apprendiamo da noi stessi che «è per fede che si compiono i miracoli».18

In genere, questi miracoli non saranno dimostrazioni fisiche del potere di Dio: la divisione del Mar Rosso, la risurrezione dei morti, il crollo dei muri delle prigioni, o l’apparizione di messaggeri celesti. Per disegno divino, la maggior parte dei miracoli è una dimostrazione spirituale del potere dell’Eterno: la tenera misericordia conferita attraverso impressioni, idee, sentimenti di rassicurazione, soluzioni di problemi, la forza per affrontare le difficoltà, il conforto per sopportare delusioni e dolore.

Questi miracoli ci giungono quando sopportiamo quello che le Scritture chiamano la «prova della [nostra] fede».19 Talvolta questa prova consiste nel tempo occorrente per ricevere una risposta. Quando il presidente David O. McKay era un giovane che radunava le mucche, cercò una testimonianza, che non ricevette però sino a molti anni dopo, mentre era in missione in Scozia. Scrisse: «Era la manifestazione per la quale io, giovane pieno di dubbi, avevo segretamente pregato ovunque, sulle colline e nelle brughiere. Mi fu data la certezza che una preghiera sincera riceve sempre risposta ‹un giorno, da qualche parte›».20

La risposta potrebbe essere: «Non ora, sii paziente e aspetta».

Attesto che sulle colline o nelle brughiere, nel bosco o in segreto, ora o nell’eternità a venire si adempiranno le parole che il Salvatore rivolge a ciascuno di noi: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto».21 Sebbene ci sia comandato di non cercare segni, ci è comandato di «cerca[re] ardentemente i doni migliori».22 Questi doni includono lo Spirito Santo e la rivelazione personale, che giungerà «linea su linea, precetto su precetto», come spiegò il Salvatore, e «a colui che riceve [il Signore] dar[à] ancora».23

Ora che lasceremo questa conferenza, invito ognuno di noi a cercare maggiormente lo Spirito di Dio e ad accoglierLo di più. Il Salvatore pregò che i Suoi discepoli nel Nuovo mondo ricevessero questo Spirito. Come esempio per tutti noi, Egli si allontanò dai Suoi discepoli e in preghiera ringraziò il Padre celeste per averLo conferito loro.24 Possiamo noi seguire il Suo esempio e pregare per avere lo Spirito di Dio, ringraziando per i meravigliosi benefici che Esso ci dà.

Rendo la mia speciale testimonianza che Gesù Cristo vive e guida la Sua chiesa attraverso un profeta vivente, il presidente Gordon B. Hinckley. So—io lo so—che il presidente Hinckley guida questa chiesa mediante la rivelazione. Echeggiando le parole di Alma: «Ecco, io vi dico che mi sono rese note dal Santo Spirito di Dio. Ecco, ho digiunato e pregato molti giorni… Ed ora so da me che sono vere; poiché il Signore Iddio me le ha rese manifeste… e questo è lo spirito di rivelazione che è in me».25

Prego con tutto il cuore che ognuno di noi possa ricevere lo Spirito, ottenere le benedizioni della rivelazione personale e sapere da se stesso che queste cose sono vere. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Alma 8:24.

  2. Giovanni 17:3.

  3. Vedere 1 Corinzi 2:11–16.

  4. Citato da Eliza R. Snow Smith, Biography and Family Record of Lorenzo Snow (1884), 8.

  5. DeA 9:8.

  6. Vedere Mosè 5:4–11.

  7. Vedere Genesi 18:23–33; Esodo 3:1–3; 32:31–33; Mosè 1:1–2, 24; 6:26–37; 7:2–4; Abrahamo 1:1–2, 15–19.

  8. Vedere 1 Re 19:11–12.

  9. Vedere Daniele 2:16–20.

  10. Vedere Matteo 16:15–17.

  11. Vedere 1 Nefi 2:16; 11:1–2; per ulteriori esempi vedere Mosia 3:1–4; Alma 43:23; Helaman 7–8; 10:2–4; 3 Nefi 1:10–13; Mormon 8:34–35; Ether 3:1–6, 13–14, 25.

  12. Vedere «Lettera della Prima Presidenza riguardo alla rivelazione sul sacerdozio», La Stella, luglio 1978, 37; La Stella, aprile 1979, 28–29.

  13. Vedere «Alcune considerazioni sui templi, il ritenimento dei convertiti e il servizio missionario», La Stella, gennaio 1998, 58.

  14. Vedere Atti 9; Mosia 27; Alma 36.

  15. 1 Samuele 3:10.

  16. Matteo 13:16.

  17. Giacomo 1:5–6.

  18. Moroni 7:37.

  19. Ether 12:6.

  20. Citato in Francis M. Gibbons, David O. McKay: Apostle to the World, Prophet of God (1986), 50.

  21. Matteo 7:7; Luca 11:9; vedere anche 3 Nefi 14:7.

  22. DeA 46:8.

  23. 2 Nefi 28:30.

  24. Vedere 3 Nefi 19:19–23.

  25. Alma 5:46.