2000–2009
Coscienza in pace e pace di mente
Ottobre 2004


Coscienza in pace e pace di mente

Per molti, il sollievo e la felicità possono derivare dalla comprensione del rapporto che c’è tra l’avere la coscienza in pace e la pace di mente.

In questi tempi di crescente incertezza, c’è molto dolore, angoscia e sofferenza nel mondo che si potrebbero evitare tramite la comprensione e l’applicazione della verità. Per molti, il sollievo e la felicità possono derivare dalla comprensione del rapporto che c’è tra l’avere la coscienza in pace e la pace di mente e il vivere i principi su cui entrambe queste benedizioni si basano.

Dio vuole che ciascuno dei Suoi figli goda della straordinaria benedizione dell’avere la coscienza in pace.1 Una coscienza tranquilla porta alla libertà dall’angoscia, dal dolore, dalla colpa, dalla vergogna e dall’autocondanna. Fornisce la base per la felicità. È una condizione di immenso valore che tuttavia pochi provano sulla terra. Perché? Soprattutto perché i principi su cui si basa la pace di coscienza non sono né compresi né adeguatamente seguiti. La mia vita è stata tanto pervasa dalla pace di coscienza che intendo parlarvi di come si può ottenere.

Una coscienza in pace è l’ingrediente essenziale per avere la pace di mente. Senza la coscienza in pace non potete avere una vera pace di mente. Avere la coscienza in pace è un sentimento collegato al vostro intimo ed è controllato da ciò che fate personalmente. La coscienza in pace può venire solo da Dio mediante una vita retta e obbediente. Non può esistere altrimenti. D’altra parte, la pace di mente è più spesso influenzata dalle forze esterne come la preoccupazione per un figlio traviato, le pressioni economiche, le offese reali o immaginarie, le peggiorate condizioni del nostro mondo o le troppe cose da fare senza il tempo sufficiente per farle. Una mente inquieta è temporanea, transitoria. La pace di mente si riconquista annullando le forze esterne che la disturbano. Lo stesso non accade per la coscienza turbata, perché essa non si ferma, è sempre presente, è il costante ricordo della necessità di correggere gli errori passati, di risolvere le offese, o di pentirsi di una trasgressione. Certo, una coscienza turbata può temporaneamente rifugiarsi dietro gli stimoli della mente e del corpo quando si cede alle tentazioni dell’alcol, della droga, della pornografia o di cose peggiori. Tutto ciò deriva da un costante appetito per dei palliativi che dovrebbero calmare una coscienza dolorante col rischio di incorrere in implacabili dipendenze. C’è un modo migliore per tornare ad avere la coscienza in pace.

La capacità di avere la coscienza turbata è un dono di Dio per aiutarci ad avere successo in questa vita. Deriva principalmente dall’influenza esercitata dalla Luce di Cristo sulla mente e sul cuore. La Luce di Cristo è quel potere divino o influenza che emana da Dio per mezzo di Gesù Cristo.2 Dà luce e vita a tutte le cose. Incita tutti gli esseri razionali della terra a distinguere la verità dall’errore, il bene dal male. Attiva la vostra coscienza.3 La sua influenza può essere indebolita dalla trasgressione e dalla dipendenza, ed essere ripristinata dal giusto pentimento. La Luce di Cristo non è una persona. È un potere e influenza che emana Dio e che, se seguito, può indurre una persona a qualificarsi per ricevere guida e ispirazione dallo Spirito Santo.4

È bene ricordare che anche con la coscienza in pace potete avere periodi temporanei in cui la vostra pace di mente è interrotta da preoccupazioni esterne. La vostra comprensione delle cause può allentare gran parte della pressione che possono generare. Man mano che la vostra vita si conforma agli insegnamenti del Signore, potete chiedere il Suo aiuto per risolvere i problemi. Così la vostra fede nel Signore e nei Suoi insegnamenti vi condurrà alla pace di mente. I vostri sforzi saranno il primo passo per ottenere maggiore crescita personale man mano che si trovano soluzioni guidate dallo Spirito. Inoltre, quando vengono risolte, tali difficoltà possono spesso portare delle benedizioni alle persone le cui necessità sono state la causa dei cattivi sentimenti nella vostra mente.

In breve, potete riavere la coscienza in pace pentendovi delle vostre trasgressioni personali che causano tormento interiore. Allora la pace di mente può essere assicurata risolvendo le pressioni esterne che vi causano ansietà, preoccupazioni e dolori temporanei. Malgrado i vostri sforzi, non troverete pace duratura finché, tramite il pentimento, non soddisferete personalmente la legge infranta per riportare pace a una coscienza turbata.

Sia che riconosciate la necessità di pentirvi e la consideriate troppo difficile, sia che vi chiediate se vi siete pentiti abbastanza per essere totalmente perdonati, può essere utile ripassare alcuni principi fondamentali sui quali si basa la pace della coscienza.

La legge infranta dal peccato o dalla trasgressione causa angoscia nella mente e nel cuore per aver offeso la coscienza. Sapendo che tutti i Suoi figli di spirito, eccetto l’Unigenito Gesù Cristo, avrebbero involontariamente o intenzionalmente violato le Sue leggi, il nostro Padre celeste ci ha fornito i mezzi per correggere le conseguenze di tali atti. Che la violazione sia grande o piccola, la soluzione è la stessa: il pentimento completo tramite la fede in Gesù Cristo e la Sua espiazione con l’obbedienza ai Suoi comandamenti.

Quando necessario, il pieno pentimento richiede azione da parte vostra. Se non siete familiari con i passi classici del pentimento come la confessione e l’abbandono del peccato, la restituzione, l’obbedienza e la ricerca del perdono, parlate con un vescovo o studiate un’opera magistrale come Il miracolo del perdono del presidente Spencer W. Kimball. Oltre ad adempiere quelle richieste, il fatto di avere la coscienza in pace può essere accelerato dal prestare attenzione a un passo che a volte non viene ammesso. Il Salvatore ha chiarito che per ricevere il perdono, dovete perdonare agli altri le loro offese nei vostri confronti.

«Io, il Signore, perdonerò chi voglio perdonare, ma a voi è richiesto di perdonare tutti.

E dovete dire in cuor vostro: che Dio giudichi fra me e te, e ti ricompensi secondo i tuoi atti».5

«Se avete qualcosa contro a qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro che è nei cieli, vi perdoni i vostri falli.

Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli vi perdonerà i vostri falli».6

Se, come vittime innocenti, avete ricevuto delle offese, non albergate sentimenti di odio, ira per ciò che sembra ingiusto. Perdonate chi vi ha offeso anche quando siete innocenti. Farlo può richiedere uno sforzo enorme da parte vostra. Questo perdono è il più difficile ma è il sentiero sicuro per avere pace e guarigione. Se è necessario un tribunale per una grave trasgressione commessa nei vostri confronti, lasciate la questione nella mani della Chiesa o delle autorità civili. Non aggravate la vostra vita con pensieri vendicativi. Il mulino della giustizia del Signore macina lentamente, ma macina estremamente bene. Nei piani del Signore, nessuno sfuggirà alle conseguenze delle violazioni irrisolte alle Sue leggi. A Suo tempo e a Suo modo, verrà richiesto il totale pagamento per gli atti malvagi di cui non ci si è pentiti.

Porto testimonianza che di tutti i passi necessari al pentimento, il più importante è che abbiate la convinzione che il perdono deriva da e tramite Gesù Cristo. È essenziale sapere che possiamo essere perdonati solo alle Sue condizioni. Sarete aiutati quando eserciterete fede in Cristo.7 Questo significa aver fiducia in Lui e nei Suoi insegnamenti. Satana vorrebbe farvi credere che le gravi trasgressioni non possono essere del tutto superate. Porto testimonianza che il Salvatore diede la Sua vita affinché, tramite il pentimento, gli effetti di tutti i peccati potessero esservi messe alle spalle, tranne lo spargimento del sangue innocente e il rinnegamento dello Spirito Santo.8

Il frutto del vero pentimento è il perdono di Dio che apre la porta a ricevere tutte le alleanze e ordinanze disponibili sulla terra e a goderne le relative benedizioni. Quando il pentimento è totale e una persona è purificata, arriva una nuova visione della vita e delle sue gloriose possibilità. Quanto è meravigliosa la promessa del Signore: «Ecco, colui che si è pentito dei suoi peccati è perdonato, e io, il Signore, non li ricordo più».9 Il Signore è e sarà sempre fedele alle Sue parole.

Se la vostra coscienza è turbata per aver infranto la legge, vi imploro di tornare indietro. Tornate alle acque rinfrescanti della purezza personale. Tornate al calore e alla sicurezza dell’amore del Padre celeste. Tornate alla serenità e alla pace della coscienza che derivano dall’osservanza dei comandamenti di Dio.

Posso suggerirvi un modo per tornare? Potete iniziare da soli e procedere con la vostra andatura. Vi invito a studiare attentamente il Libro di Mormon. Vi sono molti versetti che mostrano in che modo altre persone hanno superato le barriere del pentimento. Per esempio, quando Alma parla a Shiblon:

«Per tre giorni e tre notti fui nel più amaro dolore e nell’angoscia dell’anima: e mai, sino a quando non implorai la misericordia del Signore Gesù Cristo, ricevetti la remissione dei miei peccati. Ma… lo invocai, e trovai la pace per la mia anima.

Ed ora, figlio mio, io ti ho detto questo affinché tu possa imparare la saggezza, affinché tu possa imparare… che non v’è alcun’altra via o mezzo tramite il quale l’uomo possa essere salvato, se non in Cristo e tramite Cristo. Ecco, egli è la vita e la luce del mondo».10

Da questo passo potete vedere che le sofferenze non portano il perdono. Esso giunge mediante la fede in Gesù Cristo e l’obbedienza ai Suoi insegnamenti, affinché il Suo dono della redenzione possa operare il miracolo. Egli ci invita così:

«Ecco, io sono venuto… per portare la redenzione al mondo, per salvare il mondo dal peccato.

Perciò chiunque si pente e viene a me come un fanciullo, io lo riceverò… pentitevi dunque e venite a me… e siate salvati».11

Mettete in pratica ciò che insegna il Libro di Mormon. Ponderate i versetti che parlano del Salvatore. Cercate di conoscerLo in preghiera. Chiedete al vostro Padre nei cieli di rafforzare la vostra fede in Suo Figlio e di darvi il potere di obbedire ai Suoi comandamenti. Quando siete pronti, cercate l’aiuto di un vescovo premuroso che vi aiuti a completare il processo del pentimento. Allora potrete avere la coscienza in pace e la sicurezza che il Signore vi ha perdonati.

Per favore, ritornate. Non aspettate che tutto sia in perfetto ordine. Cammineremo al vostro fianco. Vi vogliamo bene. Per favore, ritornate.

Se siete persone che non possono perdonarsi una seria trasgressione passata, anche quando un giudice in Israele ha assicurato che vi siete pentiti adeguatamente, se vi sentite costretti a condannavi continuamente e a soffrire ricordando i dettagli di passati errori, vi imploro con tutto il cuore di meditare su questa dichiarazione del Salvatore:

«Colui che si è pentito dei suoi peccati è perdonato, e io, il Signore, non li ricordo più.

Da questo potrete sapere se un uomo si pente dei suoi peccati: ecco, li confesserà e li abbandonerà».12

Continuare a soffrire quando c’è stato un adeguato pentimento non è un sentimento suggerito dal Salvatore ma dal maestro dell’inganno il cui obiettivo è quello di legarvi e rendervi schiavi. Satana vi spingerà a rivivere i dettagli di passati errori, sapendo che questo vi farà apparire il perdono irraggiungibile. In questo modo Satana cerca di legare la vostra mente e il vostro corpo per potervi manipolare come dei burattini.

Porto testimonianza che quando un vescovo o presidente di palo ha confermato che il vostro pentimento è sufficiente, voi potete sapere che la vostra obbedienza ha consentito all’espiazione di Gesù Cristo di soddisfare le richieste della giustizia per le leggi da voi infrante. Pertanto adesso siete liberi. Vi prego di crederci. Soffrire continuamente per gli effetti angosciosi del peccato dopo un adeguato pentimento, anche se involontariamente, significa negare l’efficacia dell’espiazione del Salvatore per voi.

Quando il ricordo dei suoi precedenti errori s’introdusse nella mente di Ammon, egli rivolse i suoi pensieri a Gesù Cristo e al miracolo del perdono. Allora le sue sofferenze furono sostituite dalla gioia e dalla gratitudine per l’amore e il perdono del Salvatore.13 Vi prego di fare lo stesso. Fatelo adesso in modo che possiate godere di una coscienza in pace e della pace di mente con tutte le loro abbondanti benedizioni. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

  1. Vedere Mosia 4:2–3.

  2. Vedere «Luce di Cristo» (Guida alle Scritture), 114.

  3. Moroni 7:16.

  4. Vedere Giovanni 1:9, DeA 84:46–47.

  5. DeA 64:10–11.

  6. Marco 11:25–26.

  7. Vedere 2 Nefi 9:22–24; Alma 11:40.

  8. Vedere Ebrei 6:4–8; Alma 39:6; DeA 42:18; 76:31–38; 132:27.

  9. DeA 58:42.

  10. Alma 38:8–9.

  11. 3 Nefi 9:21–22.

  12. DeA 58:42–43.

  13. Vedere Alma 26:17–20.