2000–2009
Dimostra che sai
Aprile 2003


Dimostra che sai

Ogni giorno ci vengono date delle possibilità di dimostrare che sappiamo essere come Gesù e seguirLo in fede.

Cari bambini della Primaria, quest’anno celebriamo il centoventicinquesimo anniversario dell’organizzazione della Primaria. Essa venne organizzata da un profeta di Dio per aiutare i bambini ad imparare e vivere con gioia il vangelo di Gesù Cristo. La Primaria è importante e questo sarà un anno meraviglioso da celebrare. Più importante ancora, noi— i vostri genitori, dirigenti ed insegnanti—onoriamo voi, i bambini. Vi vogliamo bene. Gioiamo nel sapere chi siete e quello che potete diventare.

Voi siete figli di Dio. Avete un amorevole Padre celeste che ascolta e risponde alle vostre preghiere. Egli desidera che voi siate degni un giorno di ritornare a vivere con Lui. Sapere questo vi può aiutare a pianificare il vostro futuro terreno ed eterno con un fulgore di speranza. Quando guardate al futuro, guardate lontano, oltre il domani. Le Scritture, gli insegnamenti dei profeti degli ultimi giorni e anche gli inni della Primaria, possono aiutarvi a comprendere e a prepararvi a raggiungere il vostro potenziale eterno. Gesù Cristo ci dà l’esempio di come vivere degnamente per poter tornare alla presenza del nostro Padre celeste. Ognuno di voi avrà la possibilità di imparare in merito a Gesù Cristo e poi di seguirLo in fede.

Dimostriamo di sapere come seguirLo facendo e rispettando le alleanze battesimali e ricevendo ed ascoltando lo Spirito Santo. Dimostriamo di sapere come seguirLo ogni volta che prendiamo degnamente il sacramento e ricordiamo Gesù. Voglio parlare di un altro modo in cui dimostriamo di sapere, cioè osservando i comandamenti.

Il Signore ha dichiarato: «In verità, in verità io vi dico: questo è il mio Vangelo; e voi sapete le cose che dovete fare nella mia chiesa; poiché le opere che mi avete visto fare, voi le farete pure».1 Mi piace l’inno della Primaria «Vorrò imitar Gesù»2 e mi piace i sentimenti che mi trasmette quando lo canto. Ogni giorno ci viene data la possibilità di dimostrare che sappiamo come essere come Gesù e come seguirLo in fede.

Quando John, di dieci anni, si unì alla squadra di nuoto, egli disse al suo allenatore che poteva gareggiare nelle gare di sabato ma non in quelle che si svolgevano di domenica. L’ultima gara della stagione, la staffetta di John, era in programma per la domenica. Egli ricordava una lezione della Serata familiare sul prendere in anticipo le decisioni così che fosse più semplice fare la cosa giusta quando fosse giunto il momento. John disse: «Ho preso la decisione di non nuotare la domenica ancor prima di unirmi alla squadra. Ciò mi ha reso più facile dire all’allenatore che non potevo partecipare alla staffetta. Pensavo che l’allenatore si sarebbe infuriato con me. Ma al banchetto di fine anno, egli ha detto alla squadra quanto fosse fiero di me perché avevo delle norme e mi attenevo ad esse».3 John dimostra di sapere rispettare la santità della domenica ed è un esempio di persona che segue gli insegnamenti di Gesù. Ogni volta che santificate la domenica, dimostrate di sapere.

Forse avete fatto un’esperienza simile a quella che ho fatto quando avevo undici anni. Avevo un’amica che ammiravo perché sembrava sapere molte cose. Un giorno mi offrì una sigaretta. Mi disse che mi avrebbe aiutato a imparare a fumare e fece pressione su di me con frasi del tipo: «Non sarà male — solo questa volta». Non volevo offenderla, ma avevo deciso quando ero molto piccola che non avrei mai fumato. Questa decisione rese più semplice rispondere di no.Dimostrate di sapere obbedendo alla Parola di Saggezza.

Quando Caitlin aveva sei anni, chiese alla sua insegnante di danza se poteva indossare un costume più modesto per il saggio di danza. Quando l’insegnante rispose di no, Caitlin sapeva cosa doveva fare. Disse alla sua insegnante che avrebbe dovuto ritirarsi perché doveva fare ciò che Gesù avrebbe voluto che facesse. Caitlin disse: «Fu una decisione molto difficile da prendere, ma dopo mi sono sentita bene».4 Rispettiamo i nostri corpi vestendo con modestia. Dimostriamo di sapere come osservare i comandamenti e seguire il Salvatore.

Dimostriamo di sapere vivendo il comandamento di amarci gli uni gli altri. Il nostro profeta, il presidente Gordon B. Hinckley, ha detto: «C’è una grande forza nel sapere di essere figli e figlie di Dio… Colui che possiede questa consapevolezza e lascia che essa influisca sulla sua vita non si abbasserà mai a compiere alcuna cosa vile e riprovevole…».5 Gesù ci ha comandato di amare il nostro prossimo come noi stessi. Egli spiegò questo grande insegnamento con l’esempio del buon Samaritano che compì atti di gentilezza e misericordia quando nessun altro avrebbe aiutato. Poi il Salvatore disse: «Va’, e fa’ tu il simigliante».6 Il Salvatore ci ha insegnato ad amare e a fare del bene gli uni agli altri, anche a coloro che hanno diverse norme di vita. Queste differenze non sono una scusa per evitare gli altri o per essere scortesi.

Un’amica di otto anni di Chelsea le disse che non le piaceva un certo bambino perché non era membro della nostra chiesa. Che cosa pensate che fece Chelsea? Che cosa avreste fatto voi? Chelsea disse alla sua amica che non era un problema che lui non fosse membro della nostra chiesa; egli era comunque una brava persona.7 Dimostriamo di sapere come seguire il Salvatore quando trattiamo gli altri con gentilezza e rispetto.

Che cosa dire della gentilezza usata con i membri della nostra famiglia? Il più importante e a volte il più difficile luogo in cui dimostrare gentilezza è la nostra casa, ai nostri genitori e ai nostri fratelli e sorelle. Quando nostro figlio, Mitch, aveva dieci anni voleva aiutare la famiglia, soprattutto se poteva trarne divertimento. Quando nessuno lo stava guardando metteva intorno al collo una campanella infilata su una corda e, mentre faceva dei mestieri, fingeva di essere un fattorino. Quando i membri della famiglia notavano che le cose erano state fatte, allora diceva: «Deve essere stato il fattorino». Mitch è stato un grande aiuto per noi e ha anche portato divertimento e gioia alla nostra famiglia.

I bambini e le bambine di cui ho parlato dimostrano di sapere osservando la santità della domenica, obbedendo alla Parola di saggezza, essendo modesti nel vestire ed essendo gentili con gli amici e la famiglia. Anche voi potete dimostrare di sapere seguendo questi ed altri comandamenti.

Essere un membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni significa che ci è stata data la possibilità di ricevere tutte le benedizioni del Vangelo. Ogni giorno potete dire con piena convinzione:

Sono un figlio di Dio.

So che il Padre celeste mi ama ed io Lo amo.

Posso pregare il Padre celeste sempre e ovunque.

Sto cercando di ricordare di seguire Gesù Cristo.

Prendete oggi la decisione di dimostrare di sapere seguendo Gesù Cristo in fede. La via per tornare al Padre celeste non sarà facile. Avrete bisogno di coraggio e di continuare giorno per giorno a seguire il Salvatore. Porto la mia testimonianza che quando prendete la decisione di dimostrare di sapere seguendo Gesù Cristo in fede, sperimenterete pace e felicità ora e per tutta l’eternità. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

  1. 3 Nefi 27:20-21.

  2. Innario dei bambini, 78.

  3. John S. Netherton, «Sticking to Standards», Friend, maggio 2000, 47.

  4. Caitlin McGrath, «A Modest Choice», Friend, maggio 2000, terza pagina di copertina.

  5. «Poiché Iddio ci ha dato uno spirito non di timidità», LaStella, febbraio 1985, 21.

  6. Luca 10:37.

  7. Vedere Chelsea M. Bryant, «Creating Kindness», Friend, marzo 2000, 35.