1990–1999
«Il Signore prepara colui che chiama»
Aprile 1993


«Il Signore prepara colui che chiama»

So che quando svolgiamo la missione affidataci dal Signore, Egli è sempre accanto a noi, ci rafforza e accresce le nostre capacità.

Miei cari fratelli e sorelle, le parole non bastano a descrivere quanto mi sono sentito umile e sopraffatto quando ho ricevuto questa chiamata speciale. Per tutta la vita ho ascoltato le parole delle Autorità generali e ho sentito il potere dei loro messaggi. Ho acquisito una nuova riverenza per il sacro ruolo che essi svolgono nella Chiesa. Ora essere invitato a sedere con loro e a collaborare con loro all’edificazione del regno di Dio è un privilegio che quasi mi fa venir meno. Prego per avere il vostro sostegno, per avere la vostra fede e le vostre preghiere, perché possa dimostarmi all’altezza del compito. Chiedo anche la vostra pazienza e la pazienza dei miei Fratelli, che saranno i miei tutori. Più di qualsiasi altra cosa prego per avere l’aiuto del nostro Padre celeste e di Suo Figlio, poiché senza il Loro aiuto e la Loro guida sicuramente fallirei.

Sono grato alla mia cara moglie Kathy, che fa apparire la bontà una cosa facile; la purezza del suo spirito mantiene la nostra famiglia fondata sulle semplici e tuttavia salvifiche verità del Vangelo. Sono grato per i bravi e preziosi figli che ci sono stati affidati. Li amo caramente e sono tanto grato per la loro volontà di sostenermi in questa nuova chiamata. Ho avuto la fortuna di avere dei buoni genitori, che attualmente si trovano in missione a Macon, nella Georgia. Anche prima di saperlo io stesso, sapevo che essi sapevano che la Chiesa è vera. Sono grato ai genitori di Kathy per il loro esempio di generosità, e ai i nostri fratelli e sorelle che vivono il Vangelo con modestia e tuttavia con grande impegno.

Siamo tornati nove mesi fa da una missione nella Francia meridionale. Voglio esprimere il mio grande amore per i nostri fedeli in Francia. Fu in Francia, vent’anni fa, che cominciai a capire cosa significa veramente mettere al primo posto il regno di Dio. E la nostra vita trascorsa tra i santi francesi durante gli ultimi tre anni ha spinto la nostra famiglia ad una maggiore consacrazione. Sono grato ai bravi missionari che erano là con noi e ci hanno insegnato che la fede senza compromessi prevarrà sempre in un mondo pieno di dubbi e di cinismo.

Infine sono grato a tutti i bravi fedeli del nostro Stato di origine, la Florida, che ci hanno rafforzato durante i molti anni che abbiamo trascorso là insieme.

Ho sentito dire al presidente Monson: «Il Signore prepara colui che chiama». So che questo è vero e mi dà la speranza di superare le mie inadeguatezze. So che quando svolgiamo la missione affidataci dal Signore, Egli è sempre accanto a noi, ci rafforza e accresce le nostre capacità. L’ho provato io stesso. Mi sono sentito innalzato dal Suo Spirito. Nei mesi e negli anni che mi aspettano avrò tanto bisogno di Lui.

Mi impegno con tutto il mio essere in questa sacra chiamata. Prometto di essere disposto a imparare e prego di poter essere tanto umile che il Signore possa plasmare e rafforzare il mio spirito per compiere i Suoi propositi. Mi impegno con voi e con il Signore a consacrarmi all’avanzamento della causa della restaurazione del Vangelo e a seguire lealmente i dirigenti da Lui scelti. So che il nostro Padre celeste vive e ama ognuno di noi. So che Gesù è il Cristo, e che Egli ci addita con amore la via che porta al perdono. So che per mezzo del profeta Joseph Smith la chiesa di Gesù Cristo fu restaurata sulla terra, e che l’autorità del vero sacerdozio di Dio si trova nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Prego di potermi sempre dimostrare coraggioso in questa testimonianza e nell’obbedire a queste eterne verità. Nel nome di Gesù Cristo. Amen. 9