I dirigenti generali rispondono a domande riguardanti il nuovo corso di studio per la Società di Soccorso e il Sacerdozio di Melchisedec

Inserito da R. Scott Lloyd, redazione di Church News

  • 18 Dicembre 2017

Noel Castro fa dei commenti durante una conversazione al quorum degli anziani del Rione di Spring Creek 20. Domenica 10 dicembre 2017: il quorum degli anziani, la Società di Soccorso e il gruppo dei sommi sacerdoti di rione sperimentano il nuovo corso di studio della terza ora. Fotografia di Hans Koepsell.

Col nuovo anno ci saranno dei cambiamenti nel modo in cui gli adulti della Chiesa trascorreranno la terza ora delle riunioni della domenica

Vieni e seguitami – Per il Sacerdozio di Melchisedec e la Società di Soccorso parte ufficialmente il 1° gennaio.

Il cambiamento più evidente è che i quorum degli anziani, i gruppi dei sommi sacerdoti e le Società di Soccorso di rione non avranno più un manuale di lezioni su cui basarsi. Questo significa che i membri della Chiesa avranno più responsabilità, individuali e collettive, per ciò che accade in quell’ora.

La prospettiva di un cambiamento può creare trepidazione mentre i membri si imbarcano in questa nuova impresa. I dirigenti della Chiesa ne parlano con toni rassicuranti.

“Potete farcela!”, ha detto la sorella Jean B. Bingham, presidentessa generale della Società di Soccorso. “In realtà è molto più semplice di quanto pensiate. Sarà meno pesante per dirigenti e insegnanti”.

Le seguenti domande e risposte sono state estrapolate da interviste tenute separatamente da Church News con la sorella Bingham e con tre membri del Dipartimento del sacerdozio e della famiglia: l’anziano Donald L. Hallstrom, Settanta Autorità generale e direttore esecutivo del dipartimento; Richard Heaton, direttore generale del dipartimento; e Mike Magleby, direttore del corso di studio.

Com’è nato questo corso di studio?

Anziano Hallstrom: È un ulteriore passo nell’implementazione di un corso di studio integrato generale rivolto ai membri della Chiesa. È cominciato nel 2013 con Vieni e seguitamiPer i giovani. Il passo successivo è stato rappresentato dalla creazione di Insegnare alla maniera del Salvatore, il manuale che migliora la qualità dell’insegnamento nella Chiesa, non solo nella Scuola Domenicale, nel Sacerdozio di Melchisedec e nella Società di Soccorso.

Un elemento di Insegnare alla maniera del Salvatore è la creazione del consiglio degli insegnanti, che viene supervisionato dalla presidenza della Scuola Domenicale di rione ma che comprende insegnanti di tutte le organizzazioni.

Quindi ora abbiamo Vieni e seguitami – Per il Sacerdozio di Melchisedec e la Società di Soccorso, talvolta anche chiamato corso di studio della terza ora.

Domenica 10 dicembre 2017: il quorum degli anziani, la Società di Soccorso e il gruppo dei sommi sacerdoti del Rione di Spring Creek 20 sperimentano il nuovo corso di studio della terza ora. Fotografia di Hans Koepsell.

Potete illustrare brevemente gli elementi che caratterizzano il corso di studio della terza ora settimana per settimana?

Anziano Hallstrom: La prima domenica del mese è forse quella che presenta i cambiamenti più significativi, perché si tratta di una riunione di consiglio che coinvolge l’intero quorum, l’intero gruppo o tutta la Società di Soccorso di rione.

Nella seconda e terza domenica del mese, il corso di studio, che in passato era incentrato sui manuali degli Insegnamenti dei presidenti della Chiesa, sarà ora basato su discorsi tratti dalla conferenza generale più recente.

Nella quarta domenica si tratterà un argomento scelto dalla Prima Presidenza e dai Dodici per un periodo di sei mesi.

La quinta domenica rimarrà così com’è, con un argomento scelto dal vescovato per istruzioni rivolte sia al Sacerdozio di Melchisedec che alla Società di Soccorso.

Potete darci ulteriori spiegazioni sulla riunione della prima domenica?

Anziano Hallstrom: È una riunione di consiglio per il quorum, il gruppo o la Società di Soccorso diretta dalle rispettive presidenze. Si parlerà delle necessità del quorum o dell’organizzazione, e di come possiamo prepararci meglio, per poi organizzarci al fine di soddisfare questi bisogni individuali.

Non si tratta di una lezione, visto che lezioni o discussioni si tengono in altre domeniche del mese; nella prima domenica si tiene un vero e proprio consiglio: sono i dirigenti a gestirlo ma coinvolge tutti.

Fratello Heaton: Prima di ogni dato consiglio della prima domenica, la presidenza può prepararsi individuando una necessità con l’aiuto della preghiera. Al consiglio la presidenza presenterà questa necessità e chiederà: “Quali sono i vostri pensieri al riguardo? Come affronteremo questa necessità?”.

Non sappiamo bene come ciò avverrà in ogni singolo gruppo, ma a mano a mano che la presidenza giunge a comprendere i bisogni del gruppo mediante l’insegnamento familiare o l’insegnamento in visita, comincerà a farsi un’idea delle necessità generali. Grazie al dono della rivelazione, la presidenza sceglierà una di queste necessità e cercherà informazioni su come soddisfarla.

Sorella Bingham: L’idea è che si tratta davvero di un consiglio in cui ciascuno ha la possibilità di contribuire; e più persone partecipano, più ricco è il consiglio.

Una della cose belle di questa riunione di consiglio è che si giunge al termine con un vero piano d’azione. Si sceglie il piano individualmente e, se possibile, come gruppo. Poi, nel corso della settimana seguente, si ha la possibilità di fare brevemente rapporto e di chiedere: quale effetto ha avuto su di voi ciò che avete scelto la scorsa settimana? È cambiato qualcosa?

[per ulteriori informazioni, vedi Riunioni di consiglio della prima domenica].

Jenny Colvin racconta una sua esperienza durante una riunione della Società di Soccorso. Domenica 10 dicembre 2017: il quorum degli anziani, la Società di Soccorso e il gruppo dei sommi sacerdoti del Rione di Spring Creek 20 sperimentano il nuovo corso di studio della terza ora. Fotografia di Hans Koepsell.

È corretto affermare che questa riunione di consiglio, essendo incentrata su questioni più pratiche, non sostituisce il consiglio di rione?

Fratello Magleby: Sì. Si parla più dei principi per aiutare molte persone che dei bisogni specifici di una persona in particolare, sebbene questi ultimi possano innescare una discussione generale sui principi.

Anziano Hallstrom Se posso aggiungere qualcosa, nel corso di questa riunione della prima domenica non si parla di questioni delicate e private, né nel quorum né nella Società di Soccorso. Si parla, invece, di necessità generali, di come possiamo soddisfarle o di come possiamo organizzarci per fornire un servizio migliore in qualcosa. Quindi non stiamo affatto cambiando la funzione del consiglio di rione. Semmai, si tratta proprio di un supporto a ciò che fa il consiglio di rione e di un aiuto più generico, e non per singola persona o singola famiglia.

Cameron Willardson conduce una discussione nel quorum degli anziani del Rione di Spring Creek 20. Domenica 10 dicembre 2017: il quorum degli anziani, la Società di Soccorso e il gruppo dei sommi sacerdoti di rione sperimentano il nuovo corso di studio della terza ora. Fotografia di Hans Koepsell.

A seconda delle circostanze del rione, queste riunioni di consiglio possono essere piuttosto grandi. Come si incoraggia la partecipazione di tutti?

Sorella Bingham: Incoraggiate una discussione spirituale! Rispondete positivamente ai commenti e rimanete incentrati sulle dottrine.

Se le dimensioni del gruppo lo consentono, vi consigliamo caldamente di mettere le sedie in cerchio così che tutti sentano di avere uguale voce in capitolo. I moderatori della riunione dovrebbero prestare attenzione a coloro che ancora non hanno fatto commenti o che sembra vogliano parlare ma sono troppo timidi per farlo. Coinvolgete tutti.

Il dirigente del consiglio — quello che chiamo il moderatore — potrebbe arrivare alla riunione avendo pronti alcuni passi delle Scritture, un paio di citazioni dei dirigenti della Chiesa, un breve esempio o un’illustrazione del concetto dottrinale che viene discusso, al fine di condividerli secondo necessità.

Per esempio l’argomento potrebbe essere: “Come possiamo rafforzare l’unità nella nostra Società di Soccorso [o nel quorum/gruppo]?”

Alcune domande potrebbero essere: “Perché l’unità è importante?”; “Quali sono alcuni dei vostri passi scritturali preferiti sull’unità?”; “Cosa fa diminuire l’unità tra di noi (in breve)?”; “Quali sono alcune cose specifiche che possiamo fare per aumentare l’unità tra di noi?”; “Tra queste c’è qualcosa che potremmo fare come gruppo?”; ”Quale vorreste fare individualmente?”. Scrivetela o inseritela nello smartphone come promemoria. La prossima settimana venite preparate per raccontare brevemente come quanto avete fatto abbia contribuito a rafforzare l’unità nella Società di Soccorso.

Lesa Gunn conduce una discussione alla Società di Soccorso del Rione di Spring Creek 20. Domenica 10 dicembre 2017: il quorum degli anziani, la Società di Soccorso e il gruppo dei sommi sacerdoti di rione sperimentano il nuovo corso di studio della terza ora. Fotografia di Hans Koepsell.

Potete spiegarci qualcosa in più sulle riunioni della seconda e terza domenica?

Sorella Bingham: Vorrei sottolineare soprattutto che non si tratta più di lezioni. Sono conversazioni spirituali guidate. Ripeto, quando insegniamo alla maniera del Salvatore, siamo molto più coinvolti, più capaci di apprendere, perché ci mettiamo il cuore e la mente.

Veniamo pronti a condividere, dopo aver letto il discorso della Conferenza. Sappiamo tutti che quando dobbiamo esprimere ciò che proviamo, che pensiamo e ciò in cui crediamo, questo rinforza la nostra fede interiore.

Il moderatore della conversazione non deve venire preparato con ogni sorta di materiale. Potreste venire preparati con alcuni pensieri vostri, alcuni passi scritturali relativi all’argomento, magari qualche altra citazione, ma a dir la verità il materiale contenuto in ogni discorso della Conferenza è più che sufficiente per tenere una conversazione spirituale.

E alla fine, sarebbe meraviglioso se il moderatore chiedesse: “Cosa vorreste fare a questo riguardo? Come vorreste metterlo in pratica nella vostra vita?”. Poi, all’inizio della riunione della settimana successiva, potrebbe dare a due o tre persone la possibilità di raccontare come mettere in pratica quel principio ha fatto la differenza nella loro vita.

Fratello Magleby: Vorrei aggiungere che la seconda e la terza domenica, che si basano sui discorsi della Conferenza, riprendono quello che abbiamo fatto con Insegnamenti per il nostro tempo, lezioni che di solito si tenevano la quarta domenica, ora invece verrà fatto nella seconda e nella terza, quindi due domeniche di fila. Ma speriamo di farlo in modo un po’ più attivo, cosicché il coinvolgimento consista in più che leggere insieme il discorso. Dovremmo approfondire l’intenzione del discorso. Che cosa ci stanno insegnando i Fratelli? Quale risultato della conversazione, che cosa possiamo fare dopo aver lasciato la riunione?

Fratello Heaton: Più che fare una lezione sullo stesso argomento di cui si parla nel discorso, credo che l’intento dei Fratelli sia che entriamo nel merito delle parole in esso utilizzate per vedere come si mettono in pratica e che ne parliamo in modo che acquisiscano più valore e importanza.

Concentrarsi su un solo discorso può facilmente richiedere tutto il tempo e, nel farlo, onoriamo i profeti, gli apostoli e gli altri dirigenti della Chiesa. Per noi è meraviglioso esplorare le loro parole profetiche, a rotazione ogni sei mesi.

[vedi Riunioni della seconda e della terza domenica].

Paul Young racconta un’esperienza durante una conversazione a una riunione del gruppo dei sommi sacerdoti. Domenica 10 dicembre 2017: il quorum degli anziani, la Società di Soccorso e il gruppo dei sommi sacerdoti del Rione di Spring Creek 20 sperimentano il nuovo corso di studio della terza ora. Fotografia di Hans Koepsell.

Potreste dare qualche spiegazione in più sulla riunione della quarta domenica?

Anziano Hallstrom: Ci sarà un argomento scelto dalla Prima Presidenza e dai Dodici. In genere, coprirà un periodo di sei mesi. E non si tratta di tenere la stessa lezione ogni quattro domeniche per quei sei mesi; l’intento è quello di trattare vari aspetti dell’argomento.

Per esempio, si sa già che il primo argomento sarà il giorno del Signore. Quindi potrebbe darsi che una domenica si parli del sacramento. Un’altra si parli dell’osservanza della domenica nella casa.

Questo primo argomento, il giorno del Signore, durerà finché non arriverà nuovo materiale dopo la conferenza generale di aprile. Poi, ogni sei mesi, ci sarà un altro argomento deciso dalla Prima Presidenza e dai Dodici. I membri della Chiesa verranno informati mediante le riviste della Chiesa o sui siti Internet.

Sorella Bingham: La quarta domenica è davvero meravigliosa perché studieremo a fondo un argomento e accresceremo il nostro impegno al riguardo insieme a tutti i membri della Chiesa nel mondo

[vedi Riunioni della quarta domenica].

Lesa Gunn conduce una discussione alla Società di Soccorso. Domenica 10 dicembre 2017 il quorum degli anziani, la Società di Soccorso e il gruppo dei sommi sacerdoti di rione sperimentano il nuovo corso di studio della terza ora. Fotografia di Hans Koepsell.

Da qui a un anno, che cosa sperate di conseguire con questo nuovo corso di studio?

Anziano Hallstrom: Tutto ciò che facciamo ha lo scopo di rafforzare la fede nel Padre Celeste, nel Suo piano, in Gesù Cristo e nella Sua Espiazione. Speriamo che l’atmosfera spirituale di queste riunioni migliori costantemente.

Vogliamo elevare l’insegnamento. In ogni riunione il vero insegnante è lo Spirito Santo, mentre gli insegnanti o le presidenze sono solo strumenti, dei tramiti per così dire, per fare in modo che lo Spirito Santo sia il vero insegnante.

Crediamo che tali cambiamenti eleveranno il potenziale delle nostre conversazioni così da essere maggiormente guidate dallo spirito e basate sulle reali necessità, individuali e collettive, in un modo che sarà migliore di quanto sia mai stato prima.

Speriamo che queste prime domeniche diventino davvero riunioni di consiglio, non lezioni; che le seconde e terze domeniche prestino una maggiore attenzione agli aspetti spirituali e che, sia individualmente che collettivamente, le persone sentano qualcosa e sviluppino il desiderio personale di migliorare la propria vita.

Fratello Heaton: Speriamo che il risultato sia che i membri sentano che la Chiesa è sempre più importante nelle sfide e nelle opportunità che affrontano in famiglia nella vita quotidiana, perché stiamo cercando di parlare di necessità concrete e di problemi veri, a cui il Vangelo di Gesù Cristo può fornire speranza, incoraggiamento e soluzioni.

Fratello Magleby: Io lo vedo come tre concetti collegati: rivelazione, servizio e unità.

La prima settimana ci dà l’opportunità di ricevere ispirazione collettiva nel consigliarsi vicendevolmente e nel comprendere le diverse prospettive mediante le quali lo Spirito Santo può introdurre un’esperienza di rivelazione come consiglio. Poi cominciamo a esercitare la componente del servizio per capire cosa significa per noi adempiere alcuni doveri che abbiamo come popolo dell’alleanza, come membri della Chiesa. Il risultato sarà un gruppo più unito, una comunità più simile a Sion.

Sorella Bingham: La mia speranza è che in futuro i membri si sentiranno più uniti, vivranno più in sintonia con lo Spirito, si sosterranno maggiormente a vicenda e sentiranno davvero che vivere il vangelo di Gesù Cristo fa la differenza nella loro vita quotidiana.

Dove possiamo trovare altre risorse sul nuovo corso di studio?

Anziano Hallstrom: Ci sono diversi articoli nei numeri di novembre delle riviste Ensign e Liahona. E su questa paginadel sito della Chiesa, ChurchofJesusChrist.org.