FamilySearch si unisce all’Italian Archive Organization per digitalizzare i registri anagrafici.

Inserito da Melissa Zenteno, Notizie ed eventi della Chiesa

  • 15 Giugno 2012

Grazie agli sforzi di migliaia di volontari, le persone adesso hanno accesso agli atti di nascita, di matrimonio e di morte degli antenati italiani in una banca dati di ricerca; i primi risultati del progetto in corso riguardante i registri anagrafici italiani. Oltre 25 operatori di FamilySearch sono stati mandati a fotografare e pubblicare in formato digitale i registri provenienti da 55 depositi di archivi in Italia.

Punti salienti dell’articolo

  • Grazie agli sforzi di migliaia di volontari, le persone adesso hanno accesso agli atti di nascita, di matrimonio e di morte degli antenati italiani in una banca dati di ricerca; i primi risultati del progetto in corso riguardante i registri anagrafici italiani.
  • La Chiesa e la Direzione Generale per gli Archivi lavorano insieme dal 1975 per preservare i registri anagrafici.
  • Oltre 25 operatori di FamilySearch sono stati mandati a fotografare e pubblicare in formato digitale i registri provenienti da 55 depositi di archivi in Italia.

“La portata di questo progetto è senza precedenti. Chiunque stia cercando i propri antenati italiani, riconoscerà in esso un grande passo avanti nell’opportunità di trovarli”. —Michael Judson, direttore per lo sviluppo dell’organico di indicizzazione per FamilySearch

Oltre 23 milioni di immagini e 4 milioni di nomi consultabili dai registri genealogici italiani, che erano disponibili in precedenza solo negli archivi o su microfilm, sono adesso disponibili sul sito di ricerca genealogica, new.FamilySearch.org. Grazie agli sforzi di migliaia di volontari che partecipano al progetto sui registri anagrafici italiani, le persone adesso hanno accesso agli atti di nascita, di matrimonio e di morte degli antenati italiani in una banca dati di ricerca.

FamilySearch collabora con gli Archivi di stato italiani

Il nuovo progetto comprende la digitalizzazione e l’indicizzazione dei registri genealogici italiani. È iniziato dopo un accordo tra FamilySearch e gli Archivi di stato italiani (Direzione Generale per gli Archivi, o DGA) ed è stato ultimato nel luglio 2011. La DGA ha permesso a FamilySearch di accedere agli atti di nascita, di matrimonio e di morte contenuti negli archivi di stato in tutta Italia; in cambio FamilySearch fornirà copie digitali dei registri a questi principati, secondo quella che è una sua pratica consolidata.

Questa è una collaborazione enorme, ha detto Paul Nauta, il portavoce del progetto e il direttore delle relazioni pubbliche per FamilySearch. “Sotto accordo, l’organizzazione FamilySearch della Chiesa conserverà in formato digitale e fornirà accesso on-line all’intera raccolta di registri anagrafici (atti di nascita, di matrimonio e di morte) italiani, dal 1802 al 1940”, ha detto. “[Comprende] oltre 115 milioni di pagine di documenti storici e oltre 500 milioni di nomi!” (Questo è il numero di registri che ci si aspetta di avere al completamento del progetto).

La Chiesa lavora in Italia dal 1975 per preservare i registri anagrafici; in effetti, la prima parte del progetto sui registri anagrafici per l’Italia includeva l’indicizzazione dei registri creati nei primi periodi della collaborazione. Tuttavia, solo con l’ultimo accordo il progetto è stato elaborato per preservare, pubblicare e rendere disponibili pubblicamente in formato digitale ulteriori documenti anagrafici italiani.

“La portata di questo progetto è senza precedenti”, ha detto Michael Judson, direttore per lo sviluppo dell’organico di indicizzazione per FamilySearch. “Chiunque stia cercando i propri antenati italiani, riconoscerà in esso un grande passo avanti nell’opportunità di trovare quelle famiglie”.

Ma c’è ancora molta strada da fare per produrre una banca dati completa. Bisogna ancora ottenere i registri da varie regioni italiane.

Per aiutare a raccogliere questi registri, oltre 25 operatori di FamilySearch, inclusi i missionari di servizio della Chiesa e dipendenti che rappresentano FamilySearch, sono stati mandati a fotografare e pubblicare in formato digitale i registri provenienti da 55 depositi di archivi in Italia.

Secondo il fratello Judson, circa 115 milioni di immagini di documenti anagrafici italiani saranno disponibili ai ricercatori genealogici; un processo che richiederà più di dieci anni, dato che sempre più immagini vengono elaborate e indicizzate.

Un’opportunità per i volontari

Una volta ottenute le immagini digitali, i volontari aiutano a inserire le informazioni in un catalogo digitale o indice. I dati e le immagini digitali verrano poi inviati alla DGA, che renderà il contenuto disponibile e consultabile on-line a tutto il mondo, gratuitamente. I registri saranno anche disponibili tramite FamilySearch.org.

Dalla stipula dell’accordo, oltre 1.000 volontari hanno iniziato a indicizzare gli archivi e hanno completato circa un milione di nomi. Il fratello Judson ha detto che ne servono ancora decine di migliaia per indicizzare i registri mantenendo la tabella di marcia.

“Questo progetto internazionale è un’impresa enorme, il più grande fin ora”, ha aggiunto il fratello Nauta. “Il progetto richiederà anni per essere completato. Molte persone che aiutano on-line faranno avanzare il lavoro più rapidamente”.

Il fratello Judson crede che con un nuovo tempio costruito a Roma, il desiderio dei Santi degli Ultimi Giorni in Italia, di trovare i nomi dei loro antenati, crescerà in maniera esponenziale.

“Il tempismo di questo accordo è una grande benedizione per i membri della Chiesa che svolgeranno le ordinanze per i loro antenati nel tempio di Roma, quando questo sarà completato”, ha detto.

Il progetto sarà di beneficio a molti

Sebbene il progetto porti benefici agli italiani che svolgono il loro lavoro genealogico, il fratello Judson e il fratello Nauta aggiungono che questo progetto internazionale sarà di grande valore anche per molti altri.

“Storici, demografi e coloro in tutto il mondo che hanno un retaggio italiano, avranno pieno accesso ai registri anagrafici conservati presso i vari rami degli archivi di stato italiani”, ha spiegato il fratello Judson.

A causa dell’emigrazione di circa 25 milioni di italiani, durante un periodo di circa 100 anni conosciuto come la Diaspora italiana (più o meno dal 1861 al 1960), questi registri hanno un valore particolare.

“Molti dei discendenti di questa emigrazione di massa, ora desiderano conoscere le loro radici e questo ha creato un interesse mondiale nei registri italiani”, ha detto il fratello Judson.

“Sarà una raccolta definitiva che verrà usata per decine di anni dai ricercatori”, ha aggiunto il fratello Nauta.

Uno sforzo a lungo termine

Da quando indexing.familysearch.org è stato lanciato per la prima volta on-line nel 2006, oltre 350.000 volontari si sono uniti al lavoro di trascrizione, principalmente manuale, di immagini digitali in una banca dati, consentendo alla gente di cercare i propri antenati on-line.

“Lavorando da remoto tramite Internet, centinaia di migliaia di volontari in tutto il mondo hanno indicizzato oltre 800 milioni di record”, ha detto il fratello Judson. Questi numeri mostrano i risultati di progetti simili disponibili in almeno altre 10 lingue.

L’Indexing può essere fatto da chiunque abbia un computer e il collegamento a Internet. Il programma, disponibile in 11 lingue, può essere scaricato gratuitamente tramite il sito FamilySearch. Dopo aver creato un account, gli utenti possono scaricare gruppi, o batch, di documenti da indicizzare. La maggior parte dei batch, ovunque, contiene dai 10 ai 50 nomi ciascuno e richiede dai 30 a 45 minuti circa per essere completato.

Il programma consente agli utenti di salvare il loro progresso. Questo è l’ideale per chi può lavorare solo pochi minuti alla volta. Se un batch non viene indicizzato entro una settimana, diventa disponibile ad altri per essere completato.

“L’Indexing rende possibili le altre attività di genealogia e lavoro di tempio”, ha detto il fratello Judson. “Tutto inizia col rendere più facile trovare i nomi dei nostri antenati”.

Per ulteriori informazioni sul volontariato, visita il sito indexing.familysearch.org. Per visitare il sito del progetto, vai su familysearch.org/italy.